PRIMI PIATTI

Trenette al pesto
Trenète ar pisto
Mettere a cuocere in acqua salata le trenette. Quando la cottura è quasi raggiunta, immergete anche le patate. Scolare la pasta e disporla nei piatti. Condire con il pesto precedentemente preparato, aggiungendo, se necessario, una spruzzata di formaggio sardo grattugiato (pecorino, alternativa col parmigiano).


Ingredienti
per 4 persone
1/2 kg di trenette
4 patate bollite e sbucciate
pesto
sale


TROFIE
GNOCCHI


VARIANTE GUSTOSA CON PATATE E FAGIOLINI






Minestrone al pesto
Minestron au pisto
Mettere a bollire in una pentola capiente un litro e mezzo circa di acqua con poco sale. 
A bollitura avvenuta, mettete tutte le verdure tagliate a pezzetti e far cuocere. Terminata la cottura delle verdure, versare la pasta e, quando è a metà cottura, unire il pesto mescolando spesso per non farlo attaccare alla pentola. Volendo, si può aggiungere qualche patata.


Ingredienti

Tutte le verdure per fare il minestrone
patate, carote, sedano, zucchine, 
qualche pisello, fagioli borlotti, cavoli
150 g di pasta 
(ditalini rigati, o rocchetti rigati)
pesto
sardo grattugiato
                                                           sale


                                                             



Mes-ciua
Ammollare i ceci per una notte intera. Lessare, separatamente, i ceci, i fagioli e il grano farro ripulito. Quando saranno al giusto punto di cottura, riunirli in un’unica casseruola e aggiungere la cipolla, il sedano, la carota, il rosmarino tritati e lo spicchio d’aglio. Portare all’ebollizione e far cuocere per una ventina di minuti, mescolando con un cucchiaio di legno in modo che il farro non si attacchi al recipiente. Condire la minestra con l’olio, salarla, peparla e servirla (dovrà rimanere brodosa).


Ingredienti

un etto di ceci
un etto di fagioli bianchi
un etto di grano farro
una cipolla, una carota
un gambo di sedano
uno spicchio d’aglio
un rametto di rosmarino
qc cucchiaio d’olio d’oliva
                                                                  sale, pepe


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Un pò di storia....
VARIANTE
Mettere a bagno in acqua tiepida, salata con sale grosso, ed in recipienti separati, ceci e grano.In altro recipiente, in acqua tiepida senza sale, i fagioli. Il mattino del giorno successivo mettere al fuoco, in acqua fredda, ceci e grano.Quando i ceci si "inforchettano" aggiungere i fagioli. Durata della cottura circa tre ore. Anticamente, al Fezzano, si univano i " picossin" (cicerchia) e le fave (che danno però brodo nero). Servita nel piatto o in una terrina, si condisce con olio di oliva e un pizzico di pepe.





Pansotti

Una volta i pansòti venivano preparati con il ‘preboggion’, voce totalmente genovese che corrisponde ad una miscela di erbette selvatiche raccolte e sapientemente dosate dalle donne. Quasi sempre di questi mazzi facevano parte le bietole, la gaggia (cavolo cappuccio), la borragine, il radicchio, la pimpinella, il cerfoglio, più raramente il prezzemolo.


Pansòti
Lavare e pulire bene le bietole, quindi metterle a cuocere in abbondante acqua salata. A cottura avvenuta, strizzarle bene e triturarle. A parte, soffriggere due porri tagliati a pezzetti e aggiungerli alle bietole.
Far bollire un kg di riso. Mescolare con le bietole e i porri triturati, in modo da formare un ripieno, unire l’uva sultanina, il formaggio sardo e quello parmigiano e i pinoli. Mescolare l’impasto ottenuto. A parte, preparare, con la farina, una sfoglia sottile senza uova, stenderla, e, con il ripieno, fare dei ravioli grossi e irregolari.


Ingredienti

1/2 kg di bietole
2 porri
1 kg di riso
1 hg di uva sultanina
50 g di pinoli
formaggio parmigiano e un po’ di sardo grattugiati
farina bianca per fare la sfoglia
olio d’oliva
sale


Ravioli alla spezzina
Ravièi àa spezina
Tritare bene la cipolla, l’aglio, la carota, il prezzemolo, il rosmarino e la salvia. In un tegame far rosolare in olio il tutto. A parte cuocere le varie carni, dopo averle tagliate a pezzetti, unire la cervella e continuare la cottura bagnando col vino bianco secco. Sbollentare le bietole e quindi strizzarle bene. Tagliarle a pezzetti e metterle in tegame assieme alle carni. Quando avrete raggiunto la cottura del tutto, posare nel tagliere e procedere a tritare finemente. Prendere ora una casseruola, adagiare il tritato, versare le uova e il parmigiano grattugiato e mescolare a lungo in modo da ottenere un perfetto amalgama. Controllare la salatura.
A parte preparare una bella sfoglia di farina con qualche cucchiaio d'acqua tiepida e un paio di uova. Distribuire il ripieno sulla sfoglia preparata, ripiegare, chiudere a mucchietti e tagliare con la rotella a mano. Se sono fatti la sera precedente sono migliori. In abbondante acqua salata cuocere i ravioli e, a cottura avvenuta, adagiarli in un piatto grande ovale (fiamenghina) e condirli con il sugo di carne di vitellone e maiale tritati. Spruzzare con un'abbondante manciata di parmigiano grattugiato.








Ingredienti
Per il ripieno:
100 g di vitellone
80 g di vitello
80 g di maiale
50 g di animella
50 g di cervella
150 g di bietole
4 cucchiai di olio d’oliva
una carota, una cipolla
rosmarino, salvia, timo
un ciuffetto di prezzemolo
uno spicchio d’aglio
4 uova
vino bianco secco
parmigiano grattugiato


Per il sugo:
250 g vitellone tritato
200 g di maiale
200 g pomodoro passato fresco
aglio
prezzemolo
olio d’oliva, sale


Testaroli 
La ricetta storica prevedrebbe testo e camino, ma in casa si può ripiegare su una padella antiaderente dal fondo spesso.
Mettere la farina lentamente nell’acqua insieme a due presine di sale e girare ben bene con un lungo cucchiaio di legno. Lasciare riposare l’impasto (molto fluido, tipo crepes) per un’ora e poi  setacciare per evitare spiacevoli grumetti.Spargere col cucchiaio in due testi – o due padelle - ben caldi, creando dal centro ai lati uno strato via via sottile che collochi a cuocere. Dopo 5 minuti circa, quando si solleva e cambia colore girarlo con una paletta, sul secondo lato cuoce circa 1 minuto, più a lungo seccherebbe. Terminata l’idonea cottura il testarolo si stacca praticamente da sé e va lasciato a freddarsi. Tagliato a listelle o a rombi, va immerso in acqua tiepida/calda, e dopo tornato a galla e averlo scolato, condire con pesto, ragù oppure con semplice olio d’oliva e formaggio. 

Ingredienti
 per 4 persone:

400 g di farina mista
 (metà grano duro,
metà tenero ‘0’),
sale qb,

1 litro scarso d’acqua.

Trenette ai muscoli
Trenète ai muscoli
Pulire molto bene i muscoli e sciacquarli più volte. Aprirli in padella a fuoco vivo e tritarne la metà. Far rosolare con olio, aglio e prezzemolo i muscoli tritati. A rosolatura avvenuta spruzzare bene con del vino bianco, quindi aggiungere pomodoro fresco passato. Dopo qualche minuto di cottura unire i muscoli lasciati interi. Con il sugo preparato condire la pasta, precedentemente portata alla giusta cottura in acqua salata. Chi lo gradisce può spruzzare il suo piatto con del peperoncino rosso.
Ingredienti

1/2 kg di trenette
1,5 kg di muscoli
prezzemolo
due spicchi d’aglio
olio d’oliva
vino bianco secco
sale
un pizzico di peperoncino
4 pomodori maturi


Penne tricolore
 Pelare i pomodori e preparare il sugo con un leggero soffritto di cipolla. Aggiungere una punta di sale. Fare cuocere per circa 20 minuti. Portare a ebollizione l'acqua per la pasta.
Cuocere la pasta, scolarla al dente e farla saltare nella padella col sugo. Spegnere il fuoco e aggiungere il pesto e la panna e amalgamare. 

Piatto da servire caldo.



Ingredienti
per 4 persone


350 gr di pasta
5 pomodori da sugo
Pesto 3 cucchiai
Olio d'oliva extra
1/4 di cipolla
Sale
Panna

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